"Bolzano: la tariffa per le cure di una sbronza è di 200 euro"
Finire all'ospedale per le conseguenze di un'eventuale sbornia alcolica, oltre ai danni alla propria salute costerà caro in Alto Adige. La Giunta provinciale di Bolzano, infatti, con una nuova regolamentazione sui trasporti con ambulanza, ha deciso di escludere dai casi considerati urgenti, che darebbero diritto al trasporto gratuito, quelli relativi all'abuso di alcol. Così, d’ora in avanti, chi dopo un viaggio al pronto soccorso verrà trovato con un tasso di alcol nel sangue superiore al 1,5 per mille, dovrà pagare 200 euro per il servizio di soccorso.
La tariffa è prevista dal nuovo regolamento per il trasporto di infermi in ambulanza a carico del Servizio sanitario provinciale e per il rimborso di spese di viaggio relative a prestazioni sanitarie.
Il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder riporta che secondo i medici del pronto soccorso, nei fine settimana, dopo una certa ora, è ormai normale che arrivi un numero elevato di ubriachi. In Alto Adige il problema dell'abuso di alcol, in particolare fra i giovani, è sempre più diffuso, come ha rilevato, nei giorni scorsi, l'indagine sui giovani dell'Istituto provinciale di statistica, secondo cui ''il consumo di alcol è problematicamente diffuso tra i giovani altoatesini''.
Il comune di Bolzano, già la settimana scorsa, con un'ordinanza, ha vietato di bere da contenitori in vetro per le strade del centro storico, nelle ore serali. A questo provvedimento, che ha già prodotto diverse contravvenzioni, si aggiunge quello della Provincia, che si appresta a lanciare una campagna di sensibilizzazione contro l'alcol.
Ma le reazioni al provvedimento non si sono fatte attendere, è intervenuto il governatore alto atesino: “Finora la spesa ricadeva sui contribuenti, ma non è giusto che la collettività debba accollarsi i costi per chi abusa dell'alcol. Chi beve e chiede aiuto, deve anche partecipare alle spese. Chi ha soldi per l'alcol, ne ha anche per le cure”.
Il provvedimento è apprezzato da Mario Costa, presidente onorario della Società Italiana di Medicina dei Servizi: “E' una misura che serve a prevenire l'abuso di alcol”, commenta, ricordando che “il 118 viene utilizzato troppo spesso per situazioni che non sono di sua competenza. Gli abusi sottraggono risorse per le emergenze vere”.