Amici..


Amici




Ricordati degli amici che hai accanto, 
digli quanto bisogno hai di loro, amali e rispettali, 
trova il tempo per dirgli:
 "mi spiace", "perdonami", "per favore", "grazie"  
dimostra tutto l'amore che conosci. 
L'amicizia è la nobilitazione dell'amore, e 
non posso fare a meno di pensare che nell'amore 
ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato, 
tra amici si litiga ci si perdona, 
ma non c'è lo spasimo, il pathos, 
la fatalità che sta attaccata all'amore. 
L'amicizia non ha mai l'aspetto della condanna, 
non diventa mai una gabbia e 
non è mai così inspiegabilmente esclusiva.






mappik 



Per Fede..

Per il tuo compleanno

 
Ci siamo trovati la prima volta tra i coni di gelato, ed è stato facile, naturale, come amici che si ritrovano dopo tanto tempo.

Il tempo passa per tutti, la vita ti sorprende con nuove prove quando meno te lo aspetti, i giorni scorrono veloci come granelli sabbia che scappano tra le dita, ma non vanno persi nel vento, colmano quel grande vaso che raccoglie tutti i ricordi, le esperienze, le emozioni che ci fanno crescere, che ci lasciano quasi intatti ma ogni giorno ci fanno diversi.

Così può capitare di ritrovarti in poco tempo più buono, più disponibile, più sensibile ma anche più diffidente, deluso, scoraggiato...addolorato  Inevitabilmente ogni minuto vissuto ti farà cambiare. Quello che voglio augurarti è che la vita, ti riservi tutto ciò che c'è di più bello al mondo, che tu possa cambiare sempre in meglio perchè tu già adesso sei fantastica, ma meriti davvero il meglio che c'è!

Lo sai, eravamo tutti pronti a dirti:

"Buon Commpleanno, Tanti Auguri.."
 piccole parole, quasi banali, di quelle che arrivano dritte al cuore, un modo per gridare al mondo "Ti voglio bene", invece ci hai sorpresi hai scambiato i ruoli ci hai avvolti con il tuo sorriso, sei stata tu a farci un dono:  nella sera del tuo compleanno ci hai sommersi con la tua gioia di vivere, siamo stati noi i festeggiati, ci hai riuniti ed hai sparso gioia e felicità su tutti noi, un giorno che resterà nel nostro cuore.
  
Oggi è un nuovo inizio, puoi benissimo raccogliere i tuoi anni compiuti, sfogliarli come fossero petali di rosa scoprirne il colore, il  profumo, l'essenza..  Non rimpiangerli, vivi  ogni giorno come fosse l'ultimo del mondo,  fai grandi progetti come gli immortali, insegui i sogni come gli angeli: vivi la tua vita.

Non importa quante volte ci si vede, e molto più importante avere un posto nel cuore delle persone cui vogliamo bene e tu resterai sempre nel mio cuore perché sei una donna unica, magica, un' amica che non voglio perdere mai.


Se nel mondo ci fosse un premio da dare alle persone migliori, tu vinceresti, però la sorte un pò ti ha truffata, ti ha resa speciale, unica, un fardello, dovrai sempre prenderti cura di tutti noi... rendere migliore la vita dei tuoi amici.. però puoi consolarti ricordati che nella buona e nella cattiva sorte, la tua strada sarà sempre ricca di persone che ti vogliono bene.
 

La vita alle volte è dura, molto dura, 
si cresce, si ama, si odia.. 
ma la nostra amicizia sarà sempre lì.. forte, indissolubile.. come lo siamo noi... 
come lo saremo sempre...
grazie di esserci.. 

grazie di volerci bene... 
semplicemente... 
grazie  


mappik





Storia di un vero Amico

Hachikō
il suo vero nome era Hachi, che in giapponese significa "otto"



 Conosciuto anche come Chūken Hachikō letteralmente cane fedele Hachikō, fù un cane di razza Akita, vissuto in Giappone (Ōdate, 10/11/1923 – Shibuya, 08/03/1935) divenuto famoso per la sua fedeltà nei confronti del padrone, Hidesaburō Ueno. Dopo la morte di Ueno il cane si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione in cui l'uomo arrivava con il treno di rientro dal lavoro.



 La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà.

 Nel 1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri. 
 

 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 Hachikō nacque in una fattoria di Ōdate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923. Era un esemplare maschio di Akita bianco. All'età di due mesi, venne adottato da Hidesaburō Ueno, professore presso il dipartimento agricolo dell'Università Imperiale di Tokyo, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professor Ueno, pendolare per esigenze di lavoro, si dirigeva alla stazione di Shibuya per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa.

Il 21 maggio 1925, Ueno morì di ictus mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione alle cinque del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professor Ueno non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.

Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono ad andare a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare.

 

L'8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all'età di dodici anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben dieci anni il ritorno del suo padrone. Ritrovato in una strada di Shibuya, la sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.
L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.


la storia di Hachiko su wikipedia 

mappik


 

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